E' iniziato il conto alla rovescia per lo staff della Soprintendenza di Caltanissetta, che da anni lavora per portare a galla una delle piu' grandi scoperte di archeologia marina del Mediterraneo: lunedi' mattina dal mare di Gela la ruota di poppa e la chiglia della nave greca del 500 a.C., riemergeranno per essere poi trasportate a Bosco Littorio, dove verranno posizionate dentro enormi vasche (di 15 metri) per la desalinizzazione, prima di volare in Inghilterra per il restauro nel laboratorio Mary Rose Archeological Services di Portsmouth. E se da un lato i tecnici stanno ultimando le operazioni di "pulizia" del fondale argilloso che ha custodito per 2.500 anni l'imbarcazione; dall'altro, la Capitaneria di porto di Gela sta lavorando per coordinare le delicate operazioni a largo della costa, che vedranno l'intervento di Eni Raffinerie di Gela e Saipem che - con l'ausilio della ditta Eureco - forniranno per l'occasione un moto pontone polivalente (fornito d'impianto iperbarico) "Vincenzo Cosentino", lungo 45 metri e largo 15 metri, sul quale verra' trasportata una gru da 200 tonnellate.