Nove anfore risalenti al I e II secolo d.C. sono state sequestrate dai finanzieri della Compagnia di Marsala in collaborazione con i colleghi della Tenenza di Mazara del Vallo nel corso di un’attività coordinata dal Comando Provinciale di Trapani rientrante nell’ambito dell’ intensificazione dei servizi di controllo del territorio.
La Guardia di Finanza ha rinvenuto le anfore, di rilevante interesse storico-archeologico, all’interno di due abitazioni private dove erano detenute in assenza di alcuna autorizzazione ed in violazione delle norme del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
I reperti illecitamente detenuti risultano essere stati rinvenuti, verosimilmente, nel corso di ricerche in mare, in quanto caratterizzati da numerose concrezioni oltre che da sedimenti presenti in superficie, a testimonianza di una prolungata permanenza nei fondali marini.
Le due persone trovate in possesso delle anfore sono state segnalate a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, punito, in caso di condanna, con la reclusione fino a tre anni e per violazione in materia di ricerche archeologiche (ex D.lgs. 22 Gennaio 2004, nr. 42)
Al termine delle indagini, tuttora in corso, i beni di interesse storico-archeologico in sequestro saranno affidati alla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani.

L’attivita’ di servizio portata a termine dalle “Fiamme Gialle” rientra in un piano di interventi coordinati dal Comando Provinciale di Trapani, con finalità non solo di natura repressiva ma anche preventiva. Infatti l’attività operativa nel particolare settore, oltre che colpire i soggetti responsabili di tali condotte illecite costituisce un sicuro deterrente per altri detentori di materiale storico-archeologico, al fine di farne denunciare il possesso così da offrire all’intera collettività la possibilità di fruire culturalmente di detti beni presso i numerosi musei provinciali.