Una piccola tromba d´aria, un giro di vento affilato e violento si è infilato dentro i corridoi del Colosseo ha soffiato ed ha corso fino a gettare in terra La fanciulla di Anzio, soave e splendida statua nell´antichità capace di fornire, come la Pizia, oscuri vaticini avvolta nei vapori che esalavano dalle fenditure della terra. Bianca e solenne, la Fanciulla si stagliava in apertura della mostra Il Rito segreto, pezzo forte dell´allestimento da pochi giorni inaugurato all´interno dell´Anfiteatro Flavio, protetta e incorniciata da fregi e bassorilievi. Come uno schiaffo, il temporale delle prime ore di ieri l´ha gettata al suolo. Un tonfo pesante quanto può farlo un´opera che pesa tonnellate, abbastanza da far andare in pezzi il piccolo rotolo offertorio che teneva fra le mani, mantenendo salvo il bel volto.
Intorno alla Fanciulla, capolavoro di Palazzo Massimo, ieri mattina un consulto di superesperti: la statua sarà portata via dalla mostra che resterà chiusa per almeno due giorni, mentre una perizia strutturale verrà effettuata su questa sezione al secondo piano dell´Anfiteatro e i restauratori provvederanno a ricomporre i frammenti dispersi anche per i due bassorilievi, uno proveniente da Napoli, l´altro da Ostia su cui è caduta la parete dell´allestimento. «Escludiamo che si sia trattato di un atto vandalico - assicura il soprintendente Angelo Bottini, curatore della mostra - Faremo tesoro anche di questa esperienza per gli allestimenti futuri. Confido comunque che il restauro riuscirà in modo ottimale».
La statua, proveniente dalla Villa imperiale di Anzio, fece ingresso nel museo romano nel 1909 dopo esser stata a lungo custodita dal principe Ludovico Chigi Aldobrandini. È tanto più bella perché fatta di due diversi marmi, quello più fine per gli incarnati. Splendido il panneggio e l´inclinazione della figura, i capelli sono annodati sulla fronte, misura un metro e settanta. Le forme slanciate sono proprie della scuola di Lisippo mentre l´impostazione rimanda a Prassitele e la torsione della figura è propria del primo ellenismo ma il doppio uso del marmo è modalità dell´Asia minore. Un compendio di arti eccezionale che lascia il mistero sulla datazione, un´opera comunque da recuperare in tempi rapidi e da proteggere sempre, anche dagli scherzi della natura che l´ha salvata ancora una volta, come è stato per le mareggiate a cui era esposta sulla facciata della villa dove troneggiava nell´antichità, giovane sacerdotessa capace di leggere il futuro.
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Posted by david meadows on Aug-07-05 at 11:32 AM
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